Chi ha spostato il mio formaggio?
di Spencer Johnson

“Nella mia attività di medico talvolta incontro persone che ritengono di avere diritto a quello che gli è stato “tolto” e quando lo perdono si sentono vittime di un’ingiustizia. Ebbene, queste persone sono esposte alle malattie più di quelle che accettano la situazione e si mettono subito in moto per superare il problema.”
(…)

“La maggioranza sostiene che il cambiamento sia una cattiva idea, perché la gente desidera che le cose non cambino mai e con il cambiamento temono di rimetterci. Basta che uno sostenga che il cambiamento è negativo e gli altri tendono subito ad accodarsi. Magari non sono del tutto convinti che abbia ragione, ma si allineano perché temono di essere emarginati dal gruppo. E’ questo il genere di pressione di gruppo che in qualunque tipo di organizzazione tende ad opporsi al cambiamento.”
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“Talvolta le cose cambiano e non tornano più le stesse. Adesso sembra proprio uno di quei momenti, ed è capitato a noi. E’ la vita! La vita va avanti, e noi dobbiamo fare lo stesso.”
Ma le paure dell’amico si erano trasformate in un’angoscia che lo paralizzava e gli impediva di ascoltare. Mentre lui, non appena iniziò i preparativi della partenza, si sentì rinascere, perché era stato finalmente capace di ridere di se stesso e di decidere di darsi una mossa e di fare qualcosa.
Talvolta alcune paure possono essere positive, perché ci spingono a trovare una soluzione. Ma se la paura è così forte da impedire qualunque iniziativa, allora diventa negativa.
Che cosa farei se non avessi paura?
Quando superi le tue paure ti senti libero.
Invece di continuare a rimpiangere quanto aveva perduto, aveva finalmente cominciato a considerare i vantaggi che la sua nuova condizione poteva offrirgli.
Quando cambiamo le nostre convinzioni modifichiamo anche il nostro comportamento.”
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“Se noterai per tempo i piccoli cambiamenti, ti sarà più facile adattarti a quelli grandi, quando arriveranno.”
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“La via più rapida per cambiare è guardare con grande ironia ai propri comportamenti assurdi, perché allora diventa più semplice abbandonarli e rimboccarsi le maniche per passare all’azione.
Occorre essere più consapevoli della necessità di comportarsi in modo semplice, di essere flessibili e pronti ad agire rapidamente. Non è necessario complicare troppo le questioni o disorientare se stessi con apprensioni e paure.”
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“La resistenza più ostinata al cambiamento risiede dentro di noi, nulla può migliorare finchè noi non cambiamo.”

Titolo originale: Who Moved my Cheese?
Prima pubblicazione: 1998 (Sperling & Kupfer)


[foto: copia personale del libro]