Al gusto di cioccolato. Come smascherare i trucchi della manipolazione linguistica
di Matteo Rampin

Parte Prima


- Quale/Dove
* Dopo che avete deciso quali parole usare, fate molta attenzione a DOVE le mettete.
Ex: Un novizio chiese al priore: "Padre posso fumare mentre prego?" e fu pesantemente redarguito. Un secondo novizio chiese: "Padre posso pregare mentre fumo?" e fu lodato per la sua devozione.



* Il meccanismo scatta sempre: la nostre mente crea connessioni che, in realtà, non sono esplicitate nella comunicazione. Spesso ciò che ci persuade è invisibile; anzi, più è invisibile maggiore è il suo potere di persuasione.

* La diversa disposizione delle parole dà luogo a effetti differenti: "Sono diventato ricco. Ho stipulato un'assicurazione. Mi hanno derubato." è ben diverso dal dire: "Ho stipulato un'assicurazione. Mi hanno derubato. Sono diventato ricco."

* Ricorrendo a questo espediente, un avvocato scaltro potrà orientare invisibilmente le decisioni dei giurati.

* L'ordine delle parole ordina il pensiero e dà ordini al pensiero.

* Ciò che viene detto per primo influenza la percezione di ciò che segue.

* Se i fatti confermano l'intuizione non è perchè noi siamo raffinati psicologi ma perchè, dopo esserci fatti una certa idea della persona che ci sta di fronte, cerchiamo inconsciamente tutti gli indizi che confermino tale impressione iniziale e scartiamo tutti quelli che la contraddicono.

* Ex di ordine e uso delle parole:
"L'imputato  è aggressivo, intelligente, determinato" (= pericoloso)
"L'imputato è volitivo, intelligente, determinato" (= capace di autocontrollo)

* Screditare qualcuno senza dire niente esplicitamente: mettere le sue parole tra virgolette.

* Data un'affermazione è sempre possibile rivolgerla contro se stessa dimostrando il contrario. La verità assoluta è al di là delle nostre possibilità.

- L'arte di rivoltare la frittata
"Tizio ha tutte le credenziali per parlare di questo argomento essendone coinvolto"
                                          - vale esattamente tanto quanto -
"Tizio non può essere oggettivo nel parlare di questo argomento, essendone coinvolto."

- Dare ad intendere
Ex: "clinicamente testato" oppure "sottoposto a test di laboratorio"
Se non ci sono i risultati non vuol dire niente perchè dice solo che sono stati testati ma non che siano ok.
"Al gusto di cioccolato"...non vuol dire che sia cioccolato, ha solo il gusto.

- Verità non richieste
* "I biscotti Dulcamara non contengono nitrati." Mentire dicendo il vero: la sostanza di cui si dichiara l'assenza è veramente assente ma lo è anche in tutti i prodotti della concorrenza.

* "Quest'acqua facilita la diuresi." Il nostro cervello elabora: a causa di qualche sua caratteristica che le altre acque non hanno. FALSO, tutte le acque facilitano la diuresi.

* "Il dentifricio X contiene estratto di cocciniglia." Il nostro cervello elabora: la sostanza fa bene ai denti. FALSO, colora solo la pasta.

* "X aiuta (o può aiutare) a contrastare la caduta dei capelli." Il prodotto non rallenta la caduta dei capelli, ma AIUTA a farlo. Dimostrare il contrario è quasi impossibile.

* "Nessuno lava più bianco di me." Sì, ma almeno 100 detersivi lavano COME me :)

* "Questi crackers non contengono colesterolo." Vero, ma nessuno dice quello che accade dopo nell'organismo di chi li mangia: si scindono in molecole di zucchero, com'è abitudine di tutti i carboidrati e poco dopo una parte di queste dolci molecole si trasforma in colesterolo.

(continua...)