Al gusto di cioccolato. Come smascherare i trucchi della manipolazione linguistica
di Matteo Rampin

Parte Seconda

- Le parole creano la realtà
Usando le parole nel modo giusto possiamo creare le realtà che meglio ci aggradano e indurre gli altri a fare ciò che vogliamo. Finchè solo pochi ne saranno consapevoli l'idea che viviamo in un mondo libero continuerà ad essere un'illusione.


* La parolina "UNA" instilla incertezza, suggerisce che chi parla non sa. "LA" invece suggerisce certezza, l'idea che chi parla sia già al corrente.

*Qualcuno crede ancora che gli uomini politici parlino "a braccio"?

- Valore delle congiunzioni
Se - ma - quando - e - sebbene...
Ex: discorso di Kennedy in campagna elettorale:
"Vi chiedo di unirmi a me in questo viaggio negli anni 60, grazie al quale plasmeremo la nostra forza e torneremo ad essere primi. Non primi SE. Non primi MA. Non primi QUANDO. Primi e basta."


* C'è qualcosa di arcano e magico negli effetti che la posizione degli aggettivi esercita, soprattutto se unita all'uso selettivo delle congiunzioni.

* Per rendere persuasiva e memorabile un'argomentazione, conviene essere prodighi di "perchè" e altre parole che indicano nessi di causa.

* Più gli argomenti sono specificati con PRECISIONE, più è probabile che vi stiano manipolando.


- Indirizzare in modo positivo o negativo
Ex: Paura di sbagliare = negativo

Desiderio di riuscire = positivo

* Una spiegazione in grado di dare ragione a tutto è la spiegazione che segretamente ciascuno di noi predilige, perchè ci risparmia la fatica di analizzare criticamente la realtà.

- Le frasi autoimmunizzanti
"Questa frase scompare quando non la guardate"
Sono frasi che ingabbiano la mente mettendola in condizione di non poter decidere per la loro verità o meno. Si autogiustificano a priori rendendo impossibile una loro confutazione.

* Un comportamento spontaneo non può essere messo in atto volontariamente. La richiesta di "diventare qualcosa" è ciò che impedisce di diventarlo. Come utilizzare biecamente questo paradosso? Ad esempio, creando problemi dove non esistono, per poi proporsi come risolutori del problema.

- "Miracoli"
Vendete delle pilloline di zucchero spacciandole per potenziatori della memoria. Chi si aspetta che funzionino presto crederà che la sua memoria sia migliorata. Su questo semplice fenomeno si basa l'effetto placebo.

* Il passato non si può cambiare (per cui se il nostro stato attuale dipendesse dal passato saremmo fritti) il futuro sì. Sta a noi immaginare un futuro e adoperarci per realizzarlo.

- Zuppa e pan bagnato
Per essere certi di non lasciare scampo alla vostra vittima, proponetele di scegliere tra due alternative che siano entrambe a vostro favore.

* Anche se ci viene dato un AUT AUT, non è detto che non ci sia una terza scelta!

* Basta dire una cosa per farla pensare e tutte le successive smentite non potranno cancellare l'effetto provocato dalla prima affermazione se questa è sufficientemente forte.
Lanciare una notizia e smentirla il giorno dopo fa sì che, nonostante la smentita, il sasso sia stato lanciato.

* Qualsiasi frase negativa può essere trasformata in positivo:
"Non mollare" = "Resisti!"


(continua...)